Ifigenia in Tauride di Euripide trama

L’Ifigenia in Tauride è una tragedia scritta da Euripide, uno dei più grandi drammaturghi della storia, e uno dei testi più importanti della letteratura greca classica. La trama della tragedia è ricca di suspense e di significato. Si tratta di una storia di sacrificio, di lotta, di vendetta e di sofferenza. Nel seguente articolo esamineremo in dettaglio la trama di Ifigenia in Tauride, soffermandoci sui personaggi, sugli eventi che si svolgono e sui temi principali che vengono trattati.
Ifigenia in Tauride è una tragedia di Euripide che narra la storia di Ifigenia, figlia di re Agamennone della mitologia greca. Dopo essere stata sacrificata da suo padre, Ifigenia viene risparmiata da Artemide e portata nella terra dei Tauri, nei pressi del fiume Istro. All’arrivo di Ifigenia, il re e la regina dei Tauri, Thoas e Crise, accolgono Ifigenia come una loro figlia e le danno una casa in cui vivere.

Tuttavia, le cose cambiano quando Oreste, fratello di Ifigenia, arriva nella terra dei Tauri per uccidere Clitemestra, la madre di Ifigenia, che aveva assassinato suo padre Agamennone. Oreste è inseguito da Oreste e da una folla di Furi, spiriti vendicativi che vogliono punire Oreste per l’assassinio di Clitemestra.

Ifigenia aiuta Oreste e cerca di dissuadere Thoas dall’uccidere Oreste. Alla fine, Artemide interviene e trasforma Ifigenia in una divinità. Ifigenia e Oreste vengono portati dalla dea in una terra sicura dove possono essere riuniti. Nel frattempo, Thoas perdona Oreste e lascia che lui e Ifigenia vivano in pace.

Come finisce Ifigenia in Tauride?

La tragedia di Ifigenia in Tauride di Euripide termina con Agamennone liberando Ifigenia da Tauride, tornando a casa con lei. Prima di partire, Ifigenia fa un sacrificio a Artemide, che trasforma lei e Oreste in dèi. Alla fine, Ifigenia e Oreste tornano a casa insieme.

Perché Agamennone sacrifica Ifigenia?

Agamennone sacrificò Ifigenia perché aveva giurato di farlo se le divinità gli avessero concesso vento favorevole per raggiungere Troia. La storia narra che Agamennone, re di Micene, aveva offerto un sacrificio ad Artemide, la dea della caccia, in cambio di un vento favorevole che avrebbe permesso alla sua flotta di andare a Troia. Tuttavia, Artemide fu offesa dal fatto che Agamennone avesse ucciso un cervo sacro nella sua foresta e pretese un sacrificio più grande. Agamennone, temendo di perdere la faccia, promise di sacrificare sua figlia Ifigenia in cambio di un vento favorevole. In seguito, Agamennone si ritrovò a sacrificare la sua preziosa figlia in cambio del vento favorevole che gli avrebbe permesso di raggiungere Troia.

Come finisce Ifigenia?

La tragica storia di Ifigenia ha diverse versioni, ognuna con una conclusione diversa. Secondo Eschilo, Ifigenia sarebbe stata salvata da Artemide, che l’avrebbe portata in salvo a Tauride. Euripide, invece, sostiene che Ifigenia sia stata portata in salvo da Apollo e poi trasformata in una sacerdotessa ad Aulide. Secondo Ovidio, Ifigenia è stata portata in salvo da Diana e poi trasformata in una sacerdotessa nell’isola di Leucade. Si dice anche che abbia sposato Achille e che sia diventata una dea.

Cosa vuol dire Ifigenia?

Ifigenia è un personaggio tragico della mitologia greca. È figlia del re di Sparta, Agamennone, e della regina Clitennestra. La storia di Ifigenia è una delle più tristi della mitologia greca: Agamennone sacrificò Ifigenia al dio della guerra, Ares, per ottenere un vento favorevole per i suoi eserciti durante la guerra di Troia. La sua storia è stata raccontata da grandi poeti come Omero, Euripide, Eschilo e Seneca.

In conclusione, Ifigenia in Tauride è una tragedia classica di Euripide che rappresenta la storia di una giovane donna costretta ad affrontare una serie di sfide che mettono alla prova la sua fede, la sua forza interiore e la sua capacità di affrontare la sofferenza. La trama si sviluppa intorno al tema principale della fedeltà e della speranza contro le avversità e alla fine della storia rinforza l’importanza della forza di volontà e della perseveranza. La tragedia di Euripide è ancora oggi considerata un capolavoro della letteratura greca e dimostra come le storie classiche possano avere ancora un impatto sulla nostra vita.

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